Filastrocca della C dura

Filastrocca della C dura

Filastrocca della C dura per l’apprendimento di questo suono e per imparare a discernerlo dal suono dolce della C.

 

 Formichina che fatica!

 

Formichina che fatica!

Tutto il dì con la schiena china!

A portar nella tua casa

ciò che trovi nella strada

Di lavorare mai ti stanchi,

ma mi chiedo se ogni tanto arranchi.

Così piccola però attenzione

che non ti schiacci un pedone!!

Utilizzare una filastrocca nella didattica delle prime classi di scuola primaria è un ottimo modo per insegnare a discernere i suoni. La filastrocca sulla C dura, in particolare, si presta all’apprendimento del suono duro della C (formichina, fatica, schiena, china… contengono questo suono) che spesso viene confuso con il suono dolce. Le filastrocche, inoltre, stimolano la creatività e la memoria, sono più facili da ricordare e piacciono molto ai bambini. Ricordiamo sempre di accompagnare la lettura o la recitazione della filastrocca con dei gesti che simulano le immagini evocate dalla filastrocca. Ad esempio, Al verso “Tutto il Dì con la schiena china” possiamo abbassarci con la schiena curva. L’associazione di immagini e movimenti aiuta a ricordare e a rendere più piacevole l’apprendimento a memoria della poesia.

Leggi anche La filastrocca sull’uso dell’accento

Un esercizio molto utile per riconoscere il suono è quello di far cerchiare il suono C duro nella filastrocca, riscrivere su pezzi di cartoncino le parole che contengono la C dura e scrivere altre parole che contengono questo suono. Ogni alunno potrà dirne una e scriverla sul cartoncino. Successivamente, ad esempio durante la lezione successiva, introduciamo il suono dolce della C, con un’altra filastrocca se vogliamo, e scriviamo ancora le parole che contengono questo suono. Quando avremo parole con la C dura e parole con la C dolce possiamo giocare con queste.

NOTA: La filastrocca della C dura può essere recitata ai propri figli e può essere letta dai bambini di 6 anni in su per imparare a leggere le sillabe contenenti i suoni -ch e -c dura.
 
Leggi anche: La filastrocca sull’uso dell’H 
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